Nino e Andrea hanno evocato la loro città di Bari in maniera affascinante, situandola tra monumentali ulivi millenari in ‘un prato senza pioggia’, abitato dai primissimi secoli da popoli greci dall’Ilaria (Albania), seguiti da romani, arabi, bizantini, normanni, per citarne alcuni. Così Bari è una città ‘dove nessuno è straniero’, aperta a tutti i popoli, accogliendo nel 1991 perfino 20.000 albanesi arrivati su una sola nave.

Il Borgo Antico ospita monumenti importanti, fra i quali fa spicco la Basilica di San Nicola, santo patrono della città. Di origini romaniche, la Basilica consiste di tre navate armoniose. Le ossa del santo, riportate dalla Turchia da marinai baresi nel 1089, si trovano nella cripta, a 1.80m sotto il livello della strada. Per tre giorni, il 7, l’8 e il 9 maggio, si celebra la festa del Santo e le ossa vengono portate attraverso la città affollatissima. La festa finisce con fuochi d’artificio stupefacenti.

L’incanto dei 240 vicoli del Borgo Antico consiste in oggetti diversissimi – altarini con immagini religiose del Cinquecento, l’Arco delle Meraviglie, che collega due edifici medievali per farne uno solo, paracarri, piante, lenzuola e bancarelle con orecchiette, tipica pasta barese.

Nicola e Andrea hanno indicato tre teatri di particolare interesse: Il Teatro Piccinni, aperto nel 1854, è il piu’ antico esistente, il Teatro Petruzzelli, aperto nel 1903 è stato distrutto nel 1991 da un incendio, ma ristrutturato e riaperto nel 2008 e il Teatro Margherita, costruito sul mare negli anni 1912-14, è diventato un museo dove si allestiscono mostre come quella su Van Gogh.

Grazie Nino e Andrea di una serata informativa e varia, con delle immagini luminose.