Gosia ha iniziato la sua presentazione su Elena Ferrante con brio: abbiamo qualcuno che raffigura un mondo povero, di criminalità, che non è la Napoli bella, ma ‘non abbiamo la persona dell’autore’. Elena è una figura quasi priva di foto; sulle copertine dei suoi libri la figura femminile è senza viso. Eppure la Ferrante è un fenomeno letterario e editoriale.

I suoi libri escono da una piccola casa editrice a Roma.  Sono i suoi lettori che attestano il suo successo; in più, c’è l’influenza dei film psicologici che la portano davanti ad un pubblico grande (ad es. L’amore molesto del 1992 e La figlia oscura del 2006 che racconta la storia di una donna che lascia il marito).

Nel 2011 esce L’amica geniale che presenta la Napoli del dopoguerra, con protagoniste Lila e Lenù che vivono non solo la povertà e violenza, ma anche l’esperienza e possibiità scolastiche. Sarà seguito da Storia del nuovo cognome del 2012 e Storia di chi fugge e chi resta del 2013.  Sono accolti calorosamente dal New Yorker. Poi La vita bugiarda degli adulti tratta le figlie che non vogliono crescere per vivere come la loro madre.

Elena non è il suo vero nome. Cerca l’anonimato perchè i libri parlano per lei e l’anonimia garantisce la sua sicurezza e la libertà di scrivere la verità.

Gosia ha finito la presentazione con un riassunto dei temi dei libri della Ferrante – 1. L’amicizia 2. L’amore in senso crudo 3. I genitori e i figli, le madri e i figli, il femminismo 4. La vita dura, la violenza e la povertà 5. Andare via, chi parte e chi resta, il mare che significa scappare 6. Napoli,il dialetto napoletano 7. Il ritratto della società – è veramente cambiata?

Grazie Gosia di una presentazione vivace e generosa su un’autrice/autore che merita di essere letta/o.