In una allegra serata sulla lunga carriera del cantautore, musicista, poeta e architetto, Claudio Baglioni, Gosia ha inserito uno scherzoso ‘che bell’uomo’, che destava le risate nella sala.  Baglioni ha affermato la nuova canzone pop in Italia. La sua carriera ha trovato la strada giusta nel 1972, con  Questo Piccolo Grande Amore. La canzone centrata su Roma rispecchia la vita vissuta ed i sentimenti dei giovani.  La copertina del disco viene disegnata da Paola Massari, sua moglie. Attraverso gli anni, con tanti album, collezioni e singoli,  Questo Piccolo Grande Amore continua a vendere più di 1.5 milione di copie e diventa la canzone del secolo nel 1985. Da giovane, la sua voce raggiungeva tre ottave, adesso raggiunge due ottave e mezza.

Nato a Roma, nel 1951, di genitori poveri, con un padre maresciallo, e una madre sarta, Claudio passa i primi anni a Monte Sacro, e poi a Centocelle. Rimane fedele a questo ultimo posto con Non ti ho dimenticato, cantata ad aria aperta nella finestra di una vicina. 

E’ un gran lavoratore, e pubblica un album ogni due o tre anni.  Altre canzoni citate da Gosia sono La Libertà e l’album Solo, in cui figura la canzone omonima.  Gli piace cantare in mezzo alla gente, come testimonia l’album Alle’-oo’ e sentire il grido Alle’-oo’ dei tifosi. Sceglie posti grandi – Piazza di Siena, con 18.000 tifosi, l’Arsenale di Venezia, Piazza San Pietro, la Royal Albert Hall – e questo riflette l’occhio dell’architetto.  Infatti si laurerà in Architettura all’Università della Sapienza.  

Settantenne, nel 2026, annuncia la fine della sua carriera di cantante, ma ha detto che tornerà per mille giorni per dire addio. Al momento ha problemi di mobilità e si riposa.

Grazie Gosia di una serata divertente e vivace.