All’inizio della presentazione Alex ha citato le parole di Calvino, ‘ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo ad un dialogo’, proprio per invitare il pubblico a riflettere sull’esperienza di questo spazio.

Risalendo all’agorà greca e al forum romano, la parola medievale platea si trasforma in ‘piazza’ con il significato di spazio largo e aperto; in più le funzioni sociali, politiche, religiose e commerciali dell’agorà e del forum passano alle piazze.

Piazza Anfiteatro a Lucca, creata nel 1830, segue la forma dell’antico edificio romano e ospita il mercato, i negozi e i locali che ne fanno il cuore della città. A Padova c’è Prato della Valle che consiste di un’isola ellittica circondata da un canale. A San Gimignano La Piazza della Cisterna è triangolare con botteghe e il mercato ed è il centro commerciale della città.

La forma rettangolare della Piazza Ducato a Vigevano, è uno spazio rinascimentale sereno e aperto, costeggiato da portici regolari. Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno gode la stessa armonia architettonica e la sua importanza come luogo di ritrovo si riassume nella frasetta ‘il salotto della città’.

Spesso i nomi delle piazze indicano la loro funzione tale la Piazza delle Erbe a Ferrara, il luogo del mercato di frutta e verdura. Adesso il nome è cambiato in Piazza Trento e Trieste e c’è un marciapiede largo 12m lungo 120m chiamato ‘il listino’ dove la gente si incontra a passeggio.

Secondo Alex bisogna fermarsi in piazza, guardare e assaporare l’ambiente, ricordando le parole di Severignini ’le piazze raccontano … ma bisogna lasciarle parlare’.

Grazie Alex di una bellissima serata interattiva.