Per i giovani degli Anni Cinquanta e Sessanta lo schermo televisivo era popolato di una sfilata indimenticabile di pupazzi (tale Topo Gigio) e di personaggi come Pippi Calzelunghe e comici come Stanlio e Ollio. Gabriella ha ricordato l’importanza dello Zecchino d’Oro e il Festival della Canzone del Bambino nella storia della cultura e della televisione italiane. Il Festival, presentato dal Mago Zurlí (Cino Tortorella) era una finestra sul mondo, con bambini di altre regioni e paesi. Per molti anni alle 20.50 Carosello offriva dieci minuti di pubblicità in cui si presentava uno sketch che non aveva niente da fare con il prodotto, il quale veniva rivelato solo alla fine. I pupazzi Il Caballero e Comencita figuravano nel cartone animato Amore a Prima Vista per il caffè Lavazza.  Nello sketch Fierezza e Nobiltà gli attori recitavano in rima per fare pubblicità al Panettone Alemagna. Tra i film comici del pomeriggio Annamaria e Gabriella hanno segnalato con molto affetto e ilarità Totò e Peppino de Filippo in Malafemmina e una scena in cui i due vanno in giro per Milano e chiedono informazioni a un vigile in lingua straniera. Hanno notato la comicità degli accenti contrastanti (veneto e sud) in Pane, Amore e Fantasia con Vittorio de Sica e Gina Lollobrigida e l’assurdo dei figli di papà nei Vitelloni di Fellini. In sala si sentivano le risate e I commenti del pubblico lungo la presentazione. Ringraziamo Annamaria e Gabriella di aver dimostrato aspetti del comico italiano e del senso d’umorismo italiano.