Nella sua ampia presentazione illustrata su Benito Mussolini Paolo Giannone ha valutato la lunga carriera politica di uno dei personaggi più discussi della storia d’Italia.

Ha messo in rilievo varie esperienze formative – il socialismo, la prima Guerra Mondiale in cui Mussolini combattè sulle Alpi, il lavoro di giornalista sulla Lotta di Classe, su Avanti e, in seguito alla sua rottura con il socialismo, sul Popolo d’Italia il giornale del fascismo.

Paolo ha sottolineato come, dopo la fondazione del Partito Fascista nel 1919, Mussolini riuscì ad impadronirsi del potere politico assoluto facendo cadere il governo nel 1922, menando una campagna di terrore contro i nemici politici (specialmente Matteotti), abolendo gli altri partiti politici e rincalzando la censura.

Ci furono politiche in cui Mussolini mirò a consolidare il suo regime – l’accordo con il Papa nel 1929 e progetti pacifici che rivitalizzarono il paese e diedero lavoro al popolo: case, acquedotti, strade. Queste iniziative si distinsero dalla disastrosa guerra imperialista del 1935 in poi in Etiopia in cui Mussolini cercò di soddisfare la sua mania per la grandezza.

Paolo delineò chiaramente il decennio di rapporti tra Mussolini e Hitler, segnato di sfiducia tra i due capi di stato e marcato di un crescente dominio della politica di Hiter su Mussolini: l’invasione dei tedeschi in Italia, la deportazione degli ebrei, la resistenza, e la morte del Duce in aprile 1945.

Paolo a invitato il suo pubblico a fare delle domande o delle osservazioni durante e dopo il suo discorso e questa sua disponibilità ha creato un ambiente di “conversazione” tra il conferenziere e i membri. Grazie Paolo!