Paolo ha proposto di spiegare gli elementi chiavi dell’organizzazione e dell’ascesa della ‘Ndrangheta odierna.

La ‘Ndrangheta è un’associazione patriarcale orizzontale formata di ‘ndrine (famiglie), capeggiate da un capo bastone (boss supremo), fiancheggiato da un contabile e da un capo criminale. Le riunioni si tengono in un ‘locale’, parola che significa anche un’entità di ‘ndranghetisti.

L’affiliazione è caratterizzata da riti che cominciano alla nascita per i figli maschi (il primo fiore) con ‘la tagliata delle unghie’; più tardi, passato il test di affidabilità, sono ‘contrasti onorati’, un prerequisito per diventare ‘piciotto liscio’. Il reclutamento si fa anche tramite la cooptazione di ragazzi fidabili. Le statistiche per età rivelano che il 59% dei componenti hanno un’età inferiore ai 45 anni, ciò che dimostra che le ‘ndrine si rinnovano numericamente abbastanza facilmente.

L’ascesa della ‘Ndrangheta è dovuta alla modernizzazione e alla globalizzazione. Nel 2007 il suo giro d’affari raggiunge i 44 miliardi di euro, cioè il 2.9% del prodotto lordo italiano. Si occupa di stupefacenti e di cocaina, di rifiuti, di estorsione e di usura, di traffico d’armi, di prostituzione. Il suo potere si spiega dalla ramificazione in Lombardia, Piemonte, Liguria dove fa soldi in ogni settore imprenditoriale – edilizia, ristorazione, sanità, finanza, gioco on line, concessionarie.

Vari fattori favoriscono l’egemonia della ‘Ndrangheta. Ogni famiglia muove in autonomia, come in una sorta di franchise. Seguendo le vie dell’emigrazione meridionale la ‘Ndrangheta ha penetrato l’Australia, il Canada e gli ‘ndranghetisti abitano nei paesi di produzione della droga nell’America del Sud. Ha abbandonato la fase violenta e non sfida lo stato, che penetra senza fare rumore. Un passo decisivo è l’incontro con la massoneria deviata che le permette di entrare nei livelli più alti dello Stato.

Grazie Paolo di aver condiviso le tue letture recenti così efficacemente.